Ci piace definire la piattaforma di DIDATTICA-MENTE come uno strumento poliedrico: i contenuti sono trattati utilizzando una pluralità di canali comunicativi scelti non solo per andare a colpire la sfera dell’apprendimento emotivo, così definita dagli studi più recenti, ma anche per essere una sorta di biblioteca da cui l’insegnante può estrapolare ed utilizzare i materiali più adeguati in base alla propria esperienza ed al gruppo classe a cui si rivolge.
Premesso che oggi è sempre più difficile riuscire ad incuriosire i ragazzi/bambini, nonché motivarli all’apprendimento e ad attirare la loro attenzione mantenendone alto il livello, il team di DIDATTICA-MENTE ha progettato LAPIS, un simpatico personaggio che, all’interno del prodotto multimediale, presenta le sue “pillole di apprendimento”[1], una modalità temporalmente contenuta che, con immagini e narrazione, vuole fornire le informazioni fondamentali sull’oggetto di studio.
Innanzitutto, la scelta di Lapis, una matita come personaggio che accompagna nel percorso di conoscenza, è stata motivata dalla sua simbologia: il legno, materiale naturale con cui è costruita, e il suo legame con la simbologia dell’insegnante, che è il conduttore dell’azione educante, sono i due elementi cardine di tutto il prodotto “Le stagioni”.
Potrebbe apparire banale o comunque obsoleta la tematica sulla stagionalità, attorno alla quale si è articolato tutto il lavoro del primo prodotto, in realtà la scelta di questo tema vuole richiamare l’attenzione sull’importanza della concretezza dell’apprendimento, e sul valore empirico di ciò che ci circonda per iniziare un viaggio conoscitivo che, dalla realtà più prossima, ci consente di esplorare altri universi conoscitivi e di mettere in gioco le capacità progressivamente acquisite. Troppo spesso le proposte didattiche sono “astratte” o non riescono a rendere immediato il collegamento con la realtà: le nuove generazioni, anche definite come “nativi digitali”, rischiano di perdere la concretezza e l’applicazione dei contenuti alle azioni quotidiane: una delle finalità di Lapis è proprio quella di offrire degli stimoli didattici che fin dall’infanzia possano suscitare la curiosità, trovando nella vita quotidiana un riscontro concreto.
La sua è una casa come potrebbe essere quella di qualunque ragazzo, i suoi arredi sono comuni a quelli che si trovano nella maggior parte delle abitazioni. Nella cucina, caratterizzata da una finestra che ci comunica la stagione prescelta, sono presenti alcuni oggetti interattivi: il calendario, per indicare il tempo che scorre in funzione degli elementi fondamentali della stagione, il televisore, che ci consente di approfondire gli eventi principali, religiosi e non, della stagione, il frigorifero all’interno del quale sono conservati gli alimenti stagionali, come frutti e ortaggi, il vaso dei fiori che ci permette di avere una panoramica dei fiori e delle piante delle diverse stagioni, la foto dell’amico Riccio, che narra le curiosità sugli animali in riferimento alla stagione prescelta. Insomma, un’ambientazione del tutto ordinaria che riporta il ragazzo nella sua quotidianità, alla scoperta del mondo circostante, partendo dall’ambiente naturale da cui noi tutti proveniamo, coniugando elementi scientifici ad elementi storico culturali della nostra società.
L’atteggiamento, la voce e il savoir faire di Lapis catturano l’attenzione e agiscono sulla sfera emotiva del bambino, invitandolo anche a ripetere la visione della stessa pillola più volte, altra caratteristica del comportamento dei bambini fino ai 6/7 anni. Quanti di voi lettori, in qualità di genitori, avete visto i vostri figli riguardare volentieri e con lo stesso interesse lo stesso filmato? Quante volte i vostri figli si fanno leggere la stessa storia e quante volte vi correggono se sbagliate la virgola nel racconto? Ecco in realtà il detto ripetita juvant anche per Lapis è valido ma con una metodologia che grazie alla sua interattività mantiene alto il livello di attenzione e automaticamente di apprendimento.
All’interno delle singole “pillole” – veri e propri “oggetti di apprendimento” – vengono trattati, in maniera abbastanza esaustiva ma con spazio di approfondimento, argomenti differenti raggruppati per stagione seguendo un preciso schema che potremmo definire “Format Didattica-Mente”.
Il collegamento con le schede destinate all’insegnante, piuttosto che agli altri materiali presenti, come le fiabe e il glossario, rappresentano un’ulteriore opportunità di approfondimento, salvaguardando l’autonomia dell’insegnante che rappresenta – al di là di qualsiasi tecnologia – la figura strategica per l’apprendimento.
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[1] Abbiamo utilizzato il termine “pillole di apprendimento”, in realtà si tratta di veri e propri “learning objects” secondo la definizione utilizzata in contesti diversi di ricerca pedagogica (cfr. Beck, Robert J., “What Are Learning Objects?”, Learning Objects, Center for International Education, University of Wisconsin-Milwaukee,2008)
“Adattando una definizione del Wisconsin Online Resource Center, Robert J. Beck suggerisce che gli oggetti di apprendimento hanno le seguenti caratteristiche chiave:
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